Counseling evolutivo, Pedagogia, Pedagogia Individuativa

Che cos’è la Pedagogia individuativa

Pedagogia individuativa come forma di pedagogia dell’adulto.

Iniziamo dalla Pedagogia con il suo Etimo:

la parola deriva direttamente dal termine greco paidagogìa, che a sua volta derivava da paidagogs, pedagogo.

La parola greca è composta da paῖs, “fanciullo” e da agogόs, “guida”: letteralmente “guida dei fanciulli”.

paῖs deriva dalla radice indoeuropea *PŪ-, che secondo il linguista Franco Rendich è composta dei seguenti elementi sonori: “purificare [p] con forza [ū]”, “rendere puro”. Per cui il greco paῖs, e il termine latino da esso mutuato, puer, significano “colui che è puro”, “colui che preserva la purezza”, in sanscrito putra.

Si noti anche che p è il suono della purificazione, e il padre, il purificatore per eccellenza, era detto in sanscrito pit, il sacerdote era detto potṛ Si osservi ancora che la zona orientale ove sorge il sole, fonte di luce purificatrice, era detta puras.

agogόs deriva dal tema del verbo greco ago, condurre, dalla radice indoeuropea *AJ-. Secondo Rendich essa si compone dei suoni [a] “avvio”, [j] “del moto diritto in avanti”, “condurre, guidare”. (1)

Si vedano anche il sanscrito aj e il latino ago: condurre ().

La pedagogia, etimologicamente, è l’arte/scienza che guida a preservare la purezza.

Un modo più ampio di intendere la Pedagogia

Pedagogia individuativa come forma di pedagogia dell’adulto: un significato molto interessante che pare anche lontano dal concetto odierno di pedagogia. Possiamo però recuperarlo nei percorsi che conducono alla crescita, al passaggio da “fanciullo” (puer) ad “adulto” . Ove per “purezza” si intende la tutela dell’autenticità: una azione di “difesa” dalle interferenze che potrebbero corrompere l’integrità.

Si comprende così perché i sistemi pedagogici più avanzati e belli, applicati all’insegnamento e all’educazione, siano sempre indirizzati a tutelare l’originalità dell’individuo, a svilupparne la creatività e la libertà di pensiero e di scelta. Oltre che “allenarlo” ai modi migliori di apprendere e di relazionarsi. Certamente la pedagogia si occupa di guidare e sostenere nei passaggi evolutivi e negli ambiti educativi e formativi.

Procedendo, definiamo lo psicopedagogista: è un laureato in pedagogia con indirizzo psicologico. Un corso di laurea ora trasformato in altre diciture, che comprendeva una forte formazione psicologica pur nell’ambito pedagogico, ed è antecedente alla creazione della laurea in psicologia.

La Psicopedagogia, nota anche con il nome di “psicologia dell’educazione”, rappresenta quindi un’area della psicologia che studia i risvolti psicologici riferiti ai processi educativi. L’ambito applicativo è l’educazione intesa come “ex-ducere” = condurre fuori, cioè esplicare le proprie caratteristiche e potenzialità. 

La Pedagogia individuativa

Accostare alla Pedagogia il termine “Individuativa” ha il senso di meglio precisare un’applicazione della pedagogia che indirizzi verso il pieno sviluppo dei propri talenti e della propria “mission” (2) di vita, sia che si tratti di individui che di piccoli o grandi sistemi (coppie, famiglie, gruppi e organizzazioni). Senza trascurare la dimensione trascendente ed applicata allo sviluppo psico-spirituale degli individui e dei gruppi.  Integra  quindi il concetto di “educazione” con quello di “individuazione” così come inteso da C.G.Jung. Ed anche richiamandosi alla filosofia socratica che sottolinea l’intento di “portare fuori” il vero Sè, usando un preciso metodo detto “maieutico“.

Al suo interno ben si colloca l’accompagnamento dei genitori ed educatori allo svolgimento del proprio ruolo, la ricerca di una soluzione ai conflitti familiari e nell’ambito scolastico che superi il concetto di mediazione (3), la formazione degli insegnanti e degli educatori finalizzata al beneficio degli allievi e dei ragazzi seguiti, senza trascurare il benessere degli educatori: un sistema armonico contempla il benessere di tutti i suoi componenti..

Psicopedagogica è anche la consulenza offerta per individuare le proprie personali inclinazioni, caratteristiche e talenti, al fine di un pieno sviluppo di sé e del proprio percorso evolutivo. Qui il confine tra Pedagogia Individuativa e Psicofilosofia si fa sottile e spesso sfumano l’una nell’altra. Una differenza non troppo marcata vede la psicopedagogia occuparsi di fornire strumenti e metodi più strutturati, in base a richieste precise; la Psicosofia accompagna in un percorso più libero e autogestito, occupandosi della persona (o del gruppo) a tutto raggio.

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(1) Rendich Dizionario etimologico comparato delle lingue classiche indoeuropee. Indoeuropeo-Sanscrito-Greco-Latino, Palombi Editori, 2010. pp. 221 243, 94
(2) il termine mission è mediato dalle organizzazioni no profit, ed è inteso come definizione dei valori e degli scopi che guidano le azioni di un ente.
(3) “Mediare” in una situazione conflittuale ricorda le operazioni diplomatiche volte a conciliare una guerra. Come si sa si basa spesso sul tentativo di condurre le parti in lotta a rinunciare a qualche loro pretesa, al fine di conciliare il dissidio. Ben si conosce come questa operazione finisca spesso per sedare la disputa solo temporaneamente, perché “rinunciare” lascia sempre un senso di sconfitta e un desiderio di rivalsa. “Soluzione“, riguarda invece un completo scioglimento degli elementi ostacolanti in gioco, che infine non sono più. E’ certamente un processo molto più complesso estremamente difficile da compiersi senza l’intervento di un terzo neutrale.