Ricerca di senso, Riflessioni

Bisogno di semplicità

Siccome ho una mamma anziana bisognosa di assistenza, oggi sono di turno a casa sua, e mi trovo a vedere in TV la messa di Papa Francesco, cioè della Chiesa di Roma.

Trovo molto tenero sentire la mamma che tenta di cantare in latino appresso ai diaconi & C.

Il Credo: “Lui è termine della nostra fede alla quale la Chiesa ci educa”, dice il commentatore (credo sia un prelato anch’egli). Ci educa? A…..?

Cominciamo dai pregi (secondo me, ovviamente):

– tante lingue, tante razze, ogni parte pronunciata in idiomi diversi. Una bella sinfonia di molte note

– qualche donna legge dei pezzi (tipo 1 a 10, meglio di nulla), o meglio pronuncia delle invocazioni, ché le parti canoniche sono rigorosamente di voce maschile

– … non mi viene altro

Oh caspita, la famiglia che porta le offerte: la mamma non ha il velo e indossa i pantaloni!

Sì, è facile criticare queste cose. Tanti scritti sullo sfarzo, sulla materialità, sulla corruzione delle chiese rispetto al cristianesimo originario. La ritualità pomposa, complicata e obsoleta, tra il medioevo e il barocco ottocentesco. Troppo facile. Papa Francesco non ha gli occhi buoni di Papa Giovanni.  E come mai non sa a memoria le parole della transustanziazione?

Ma a parte queste banalità, invece rifletto sul bisogno di spiritualità che quest’epoca mostra sempre più crescente, in mezzo al materialismo ancora saldo e imperante. Al bisogno di semplicità, di essenzialità e anche di un certo ritorno al contatto con le fonti originarie della vita: la natura, il cielo, le atmosfere ricche di  suoni ma prive di rumori artificiosi.

Ci sono comunità monastiche che le ricercano, da sempre, ma ci sono soprattutto – e questo mi pare incredibilmente nuovo – comunità laiche, con i nomi del presente: ecovillaggi, co-housing, gruppi di acquisto solidale, gruppi di Auto Mutuo Aiuto, luoghi e centri di varia ispirazione tra  new age e fresco rinnovamento.

Non che siano tutti privi di ingenuità e contraddizioni, conflitti e incongruenze: è umano? Parrebbe. Ma una sete incredibile di semplicità si afferma, e questo è davvero interessante.

“La messa è finita, con la speranza che il Signore costruisca un mondo nuovo”. Sì. Magari potremmo provare a collaborare.

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